QUESTA DETRAZIONE È DISPONIBILE PER INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA, RESTAURO, RISANAMENTO CONSERVATIVO, E RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA
Riguardo l'immobile oggetto, deve trattarsi di interventi su edifici esistenti esclusivamente a destinazione residenziale.
Sconto IRPEF pari al 50%
Si tratta in uno sconto IRPEF pari al 50% della spesa sostenuta, ripartito in 10 anni, fino a un tetto massimo di
96.000 euro + 10.000 euro di bonus mobili.
Nel caso in cui sia da rifare il bagno, l’acquisto dei sanitari rientra nelle spese detraibili per i lavori come componenti diretti del rifacimento, e non come mobili d’arredo.
Per gli interventi soggetti a detrazione fiscale 50% è prevista l’applicazione dell’aliquota IVA agevolata del 10%, per l’esecuzione dei lavori e per l’acquisto dei materiali, solo ed esclusivamente se posati, quindi facenti parte dell’intero appalto.
Il rifacimento del bagno è un tipo di manutenzione straordinaria e come tale si può approfittare della detrazione.
La semplice sostituzione dei sanitari o del rivestimento del bagno, senza intervenire sull’impianto idraulico e sulle tubature, rientra nella manutenzione ordinaria, le cui spese non sono detraibili.
I beneficiari delle detrazioni sono coloro che effettuano le spese per gli interventi, quindi i proprietari ma anche i titolari di diritti reali quali nudi proprietari o usufruttuari, affittuari o comodatari, promittente acquirente che abbia già effettuato il compromesso.
Può usufruire dell’agevolazione anche il familiare convivente purché abbia sostenuto le spese. Se l’immobile è in comproprietà detrae chi sostiene le spese in misura proporzionale a quanto speso.
Non si deve nessuna domanda o richiesta.
Per i lavori di edilizia libera per i quali non è previsto alcun titolo abilitativo, è sufficiente predisporre un’ autocertificazione in cui si indichi la data di inizio lavori e si dichiari che i lavori per i quali si chiede la detrazione siano tra quelli agevolabili.
È indispensabile che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale, in cui deve essere indicato il codice fiscale della persona che effettua il pagamento e il codice fiscale o la partita IVA del beneficiario, e deve figurare il riferimento normativo Art.16-bis del T.u.i.r. D.p.r. 917/1986.
In sede di dichiarazione dei redditi vanno indicati i dati catastali dell’immobile oggetto dell’intervento.
È necessario conservare tutti i documenti da poter esibire in futuro in caso di controlli.